HATTORI HANZO
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Hanzo, noto anche come Attori Masanari, fù un famoso samurai e Maestro Ninjja del periodo Sengoku, che ebbe il merito di salvare la vita di Tokugawa Leyasu, per poi aiutarlo a diventare il sovrano del Regno del Giappone.
Figlio di Hattori Yasunaga, un samurai minore al servizio del clan Matsudaira prima, e del clan Tokugawa poi, prese il soprannome dì
Oni no Hanzo (Hanzo il demone) grazie alle sue abilità tattiche e nella pratica dell’arte del Ninjitsu.
Combattè la sua prima battaglia all’età di 16 anni e si fece notare per le sue abilità anche nelle battaglie di Anegawa (1570) e Mikatagahara (1572).
Il suo contributo più prezioso lo diede nel 1582 quando aiutò il futuro shogun Tokugawa Leyasu, ad attraversare la regione di Mikawa, evitandone l’arresto, avvalendosi dell’aiuto del clan Ninja di Iga. Le fonti storiche dicono che visse gli ultimi anni della sua vita come monaco, con il nome di “Sainen“, e che costruì il tempio Sainenji per commemorare il figlio maggiore di Tokugawa Leyasu, Nobuyasu, che fu accusato di tradimento e associazione a delinquere da Oda Nobunaga, e che venne costretto a commettere il rituale del suicidio, il seppuku.
Hanzo, in quell’occasione, venne chiamato per essere la persona che, durante il rituale, avrebbe dovuto porre fine alle sofferenze di Nobuyasu decapitandolo, ma si rifiutò di compiere un atto simile per la lealtà nei confronti del suo Shogun Leyasu. Leyasu, venuto a conoscenza di quanto accaduto disse: “Anche un demone può piangere”.
Come detto, il soprannome Oni, venne dato ad Hanzo per via di alcune abilità sopranaturali che gli vennero attribuite: come la capacità di scomparire e apparire altrove, la psicocinesi e la precognizione.
Hanzo morì all’età di 55 anni,
ma la sua leggenda continuò ben oltre.
A lui succedette il figlio e il clan degli Hanzo,
andò avanti ancora per diverse generazioni,
raggiungendo fama e gloria.
Al Palazzo Imperiale di Tokyo (ex palazzo dello shogun) ancora oggi c’è un cancello chiamato Cancello di Hanzo (Hanzomon), e la linea della metropolitana Hanzomon, ha la sua quinta fermata, la Z-05, proprio dove era situata la sua casa. I suoi resti sono nel cimitero del Sainenji di Yotsuya, Tokyo, e lo stesso tempio contiene anche la sua lancia e il suo casco cerimoniale da battaglia. Molti film giapponesi che narrano dello Shogun Tokugawa, descrivono gli eventi di cui sopra. L’attore Sonny Chiba ha interpretato il suo ruolo nella serie “Hattori Hanzo: Kage no Gundan“, dove lui e i suoi discendenti sono i personaggi principali. Non solo film e serie tv, la sua vita e il suo servizio alla corte Tokugawa sono stati romanzati anche in una serie manga intitolata “Path of the Assassin“, dove il giovane Hanzo è il personaggio principale. La sua presenza poi appare in svariati romanzi, in altri anime e manga, e addirittura come personaggio di alcuni videogame sui ninja e samurai, specialmente nella serie “Samurai Shodown“, in “World Heroes“, e in molti altri ancora.
Ma il top forse viene raggiunto quando fu nuovamente l’attore Sonny Chiba ad interpretare il personaggio di Hattori Hanzo nel film Kill Bill, un maestro fabbro, chiamato a creare una speciale katana per la protagonista del film, Uma Thurman.
Alla luce di tutte queste citazioni, Hattori Hanzo forse è il personaggio storico della cultura giapponese più famoso e sfruttato di tutti i tempi.